M2M | Linea dei due Musei

M2M | Linea dei due Musei

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CATEGORIA

PROGETTO

M2M | Linea dei due Musei

LUOGO

Napoli

ANNO

2012/2016

COMMITTENTE

Project Financing

SUPERFICIE

ND

BUDGET

140.000.000,00 €

Il progetto “M2M”, ovvero la linea dei due musei è un lavoro che, insieme al consorzio di progettazione “BMG”, ci ha visto impegnati per quasi cinque anni sia per la parte civile sia per quella architettonica e tale proposta rappresenta un’appendice al sistema trasportistico napoletano, sempre più indispensabile per la città partenopea.

“M2M” sta a significare sistema trasportistico leggero a derivazione funiviaria misto inclinato/verticale e, ad oggi, rappresenta realmente l’unica possibilità di collegamento interrata fra i due più importanti musei al mondo ovvero il Museo archeologico nazionale di Napoli e la Pinacoteca di Capodimonte; un intervento realmente rivoluzionario e sostenibile che è in grado di rigenerare l’intero quartiere della Sanità attraverso quattro fermate di linea e due di testa che riescono a creare un reale sistema trasportistico di “prossimità”, in grado di collegare due quartieri della città e riqualificare le aree limitrofe della stazione.

Tale intervento è da ritenersi fondamentale in una corretta ottica di pianificazione territoriale, visto la futura chiusura del “ring trasportistico” che conterrà tutta la città partenopea e la futura “Linea 10” che collegherà Afragola alla stazione di Cavour cambiando il volto infrastrutturale della città e di tutta l’area metropolitana. A questo punto è chiaro che avendo in dote dei sistemi di “penetrazione” più leggeri, si potrà ambire a creare una città sempre più indipendente dal trasporto su gomma.

Le quattro stazioni passanti sono quelle di Mario Pagano, Piazza Sanità, San Gennaro dei Poveri e Basilica dell’Incoronata oltre alle due di testa di Cavour e Capodimonte che hanno il compito di restituire un’accessibilità democratica ai trasporti agli abitanti del quartiere, tagliati completamente fuori dalla realizzazione del ponte murattiano di inizio ‘800 che aveva il compito di collegare il centro di Napoli al Palazzo Reale di Capodimonte ma che di fatto, permise lo sviluppo della città unicamente in quella direzione creando disagi consistenti al quartiere Sanità che ha vissuto fino a qualche anno fa di vita propria, come un sistema di sviluppo urbano avulso e parassita.

Il progetto “M2M” si basa su due concetti fondamentali e cioè la razionalizzazione dell’esistente e la previsione di nuovi scenari trasportistici basati sull’introduzione di nuovi e diversi modelli di gestione. L’efficientemento dell’esistente è attuato attraverso l’utilizzo di tronchi noti come il nodo Museo-Cavour che costituirà la porta di accesso alla nuova linea mentre la parte di innovazione sarà data dall’utilizzo di un treno ad assetto variabile che riuscirà a coprire un dislivello di circa 110 m di quota altimetrica. Il tracciato è stato realizzato con la collaborazione del centro speleologico meridionale che grazie al rilievo di tutti gli ipogei presenti nel sottosuolo potrà permettere la realizzazione della “metro nell’arte”, cioè un’opera che va oltre l’intervento infrastrutturale e che funzionerà in simbiosi con il sottosuolo napoletano. Le fermate prima definite, permetteranno di visitare direttamente gli ipogei e di recuperare una parte consistente del patrimonio immobiliare napoletano e cioè, il sistema delle cavità sotterranee attualmente abbandonato e in disuso e che instaurerà un legame indissolubile e senza paragoni fra la città di sotto e la città di sopra. Parcheggi interrati, servizi di vicinato e di quartiere concentrati soprattutto intorno alla stazione di San Gennaro dei Poveri e di Basilica dell’incoronata saranno parte integrante di un progetto che, se si considera anche la componente energetica e del verde urbano (protagonista con la realizzazione di corridoi verdi) non è solo innovativo ma soprattutto multidisciplinare e quest’ultima componente è fondamentale se si ha in mente una città sempre più internazionale, sempre più porta del sud del mondo.

PROGETTO

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