Concorso internazionale di progettazione
Il vero progetto in questo concorso non è rappresentato dal segno architettonico in sé ma dall’approccio urbanistico che si è deciso di dare in quanto, sin dalla lettura delle prime richieste di bando ci siamo resi conto che ci si stava approcciando alla progettazione di un “vuoto urbano”. Motivo per il quale la fase di progetto è stata preceduta da una ricca analisi urbanistica che ha portato a rilevare attraverso una contrapposizione tra positivo e negativo (bianco e nero), le differenti densità edilizie tra i vari quartieri della città, il rapporto tra vuoto e pieno e quali siano i limiti dei vari processi di zonizzazione della città. Piazza Roma a Pinerolo, rappresenta secondo noi, un’area cerniera nell’evoluzione urbanistica in quanto è al limite tra il tessuto storico e l’area più periferica e recente della città. Motivo per il quale una delle prime idee è stata quella di sfruttare questa peculiarità al fine di creare un “nuovo centro” riconoscibile con un segno architettonico contemporaneo e convincente, ma che allo stesso tempo attraverso in giusto progetto urbanistico, prima che architettonico, ci permettesse di integrarci con l’adiacente centro storico, ricco di portici e vuoti urbani dediti per lo più al commercio e attività di mercato come la vicina Piazza Vittorio Veneto, sede tra l’altro, del più grande mercato cittadino.
Il nuovo volume, in sostituzione della piccola copertura in acciaio e lamiera, cerca di farsi notare dalle vie limitrofe uscendo leggermente dai limiti definiti dagli allineamenti dei fabbricati di più recente costruzione. Tale approccio urbanistico/architettonico ci ha permesso di creare un nuovo manufatto che sia elemento di richiamo dall’esterno, non solo per le attività commerciali ma soprattutto per le attività di socializzazione come succedeva nell’antica ala di mercato ottocentesca.
Definite le dimensioni del nuovo vuoto urbano da progettare e modellare, si poneva il problema su come andare a limitare dal punto di vista architettonico l’area di mercato ovvero, se con un volume chiuso o un manufatto aperto sui lati. L’approccio deciso, è stato quello di andare verso la realizzazione di un padiglione aperto su tutti i lati che fungesse unicamente da riparo/copertura alle future attività di mercato e attività ad iniziativa sociali come richiesta da bando.
Il progetto architettonico da noi proposto, vuole essere prima un manifesto ingegneristico, grazie a questa serie di archi acuti rampanti che riescono a garantire la staticità della struttura “per forma” e che ci portano direttamente al processo di sintesi architettonica e concettuale.
Il padiglione/mercato è stato pensato come elemento centrale e caratterizzante di una piazza completamente pedonale, da realizzarsi in un secondo step di progetto, che riporti l’attuale slargo di Piazza Roma ai precedenti usi pubblici definiti con il progetto del 1880. Il completo isolato si pensa possa essere toatlmente pedonale, al netto dell’asse stradale a ovest parallelo a via Bertacchi, che sarà da servizio alle operazioni di carico e scarico merci per le attività di mercato in modo da creare un vero epicentro cittadino di vita sociale e commerciale. Per questa prima fase/ipotesi si è previsto la realizzazione del padiglione/mercato senza alterare la viabilità. Tale pensiero architettonico è stato portato avanti anche per evidenziare il prospetto principale del padiglione che per nostra idea è proprio quello prospiciente l’ultimo asse descritto e che in futuro si pensa possa essere direttamente comunicante con le attività commerciali situate al piano terra. In questo modo c’è la possibilità di garantire un’ampia superficie coperta da dedicare alle attività di mercato e una piazza coperta che alimenti la socialità cittadina anche solo attraverso il primo step progettuale.