Una biblioteca, in quanto organismo architettonico, è uno dei più complessi da progettare. Questo concetto si amplifica nel caso della Nuova Biblioteca Lorenteggio, sia per il bacino d’utenza sia per le dinamiche sociali che coinvolgono i quartieri residenziali adiacenti.
Il progetto del parco attraverso un ridisegno per aree tematiche, parzialmente modifica i percorsi pedonali e insieme alla nuova biblioteca vuole regalare una “promenade architecturale” di respiro europeo e si promuove di andare a stabilire nuovi collegamenti in senso longitudinale e trasversale tra i giardini e gli edifici residenziali. Inoltre, tutti gli alberi sono stati salvaguardati e ricollocati per enfatizzare i nuovi percorsi, che si integrano perfettamente con la nuova biblioteca, attraversandola in taluni casi, con l’intenzione di ricollegare Via Lorenteggio con Via Giambellino, Via Odazio e Via degli Apuli con i complessi residenziali sul lato nord-est dell’area, su cui si ipotizza l’apertura di nuovi varchi. Tutto ciò sarà reso possibile, grazie al prolungamento delle due piste ciclopedonali. Il ridisegno della fontana esistente è uno dei punti di partenza di questo nuovo parco tematico, in cui essa rappresenta la prima forte centralità e luogo di condivisione sociale insieme alla grande Corte delle Etnie posta al centro della nuovo edificio. La nuova fontana quindi, punto di accesso a sud, farà da scenografia al Parco dello Spettacolo mentre la vecchia biblioteca, che nel futuro sarà adibita a sede per associazioni socioassistenziali, affaccerà sul Giardino delle Culture con una serie di orti urbani che gli utenti cureranno nel tempo. Le aree su Via Odazio saranno destinate alla Casa dell’acqua e alla Dog area, mentre il Parco dello sport sarà confinate con gli edifici residenziali sul lato est del lotto; infine, il Giardino delle Arti e quello del Sapere fungeranno da piazze esterne alla Nuova Biblioteca, di cui costituiranno un continuum con l’interno.
Il progetto della biblioteca è stato elaborato in seguito all’individuazione di un concept semplice ma che abbraccia al suo interno tutta la complessità di questo progetto. Esso è “Equilibrio”, cioè quella capacità attraverso un progetto architettonico/sociale di riuscire a far convivere in sinergia diverse culture, etnie, ceti sociali ma anche il delicato rapporto che si deve instaurare in questo caso tra uomo e natura. Immaginando che le tre macro funzioni e cioè: AREA LAB, AREA FORUM E AREA BOOK, fossero tre tomi sovrapposti con il semplice gesto di riporre un libro, ciò ci ha permesso di creare tre edifici indipendenti ma anche terrazze, piazze coperte, foyer esterni in perfetta simbiosi con il parco e con le richieste del bando, e soprattutto di creare un’architettura iconica. Tale idea semplifica al massimo l’impianto distributivo, l’edificio è realizzato su una maglia strutturale di 7,50 * 7,50 m con un’ipotesi di pilastro di 56 cm in modo che quest’ultimo possa accogliere due librerie standard di spalle dalla profondità di 28 cm, in linea con la restrizione del bando relativa all’arredo su misura; Al piano terra, nell’area nord est troviamo l’AREA FORUM organizzata su due assi principali intorno ai quali ci sono tutte le funzioni e che sono la naturale prosecuzione dei percorsi del parco. Al centro di questi due assi è collocata l’area reference, cioè la Grande Corte delle Etnie un ellissoide che dal piano seminterrato arriverà al primo piano e funzionerà in gran parte come contenitore di libri a scaffale aperto e sarà sormontato da un grande lucernario. Tale corte, sarà anche il blocco di risalita dell’edificio con il corpo scala che collegherà il seminterrato (dove ci saranno bagni, locali impianti e deposito meccanizzato) al primo piano dove è collocata l’AREA BOOK con le sale lettura, studio e gli uffici direzionali.
Tramite un foyer (completamente aperto all’occorrenza), l’AREA FORUM si collega all’AREA BOOK dove ritroviamo sale polifunzionali per 100 posti aggregabili tra di loro e ampliabili all’esterno nei mesi caldi. I tre blocchi di cui è costituita la Nuova Biblioteca, saranno rivestiti in tre materiali differenti volti a rappresentare metaforicamente la convivenza tra popoli: – l’area forum in acciaio (Asia e paesi fortemente industrializzati); l’area lab in legno/cannucciato (Africa); l’area book in pietra (Italia/Europa). Tale scelta risulta, secondo noi, essere coerente con le richieste del bando in riferimento alla manutenzione dei materiali (evitando grandi superficie vetrate); le pavimentazioni saranno in prevalenza in cemento levigato e moquette, mentre la struttura portante in acciaio. Inoltre la copertura curva dell’area libreria al primo piano, sarà completamente rivestita di cellule fotovoltaiche al fine di alimentare il parco e l’attività della stessa biblioteca.