TUTELARE UNO STILE DI VISTA, LA RISORSA NATURALE PIU’ PREZIOSA.
Questo progetto, è stato concepito in uno dei momenti più delicati della storia sociale dell’uomo.
Abbiamo attraversato una crisi trasversale, come non succedeva da almeno cento anni, che ha messo in discussione il nostro stile di vita, ritenuto invincibile in nome del progresso tecnologico.
Il lockdown, ci ha permesso di capire quanto, in realtà, una vita vincolata da schemi consumistici, sia una vita effimera, realizzata su un castello di carta, più fragile che mai.
Queste riflessioni ci hanno portato ad approcciare al progetto con una sensibilità diversa, più consapevoli che, in realtà, la vera ricchezza sia quella di custodire uno stile di vita come quello della famiglia Jorejick la quale, durante il lockdown globale, avrà continuato a vivere in perfetta simbiosi con l’ambiente circostante come fanno da sempre.
L’intento è stato quindi, realizzare un’architettura che assecondi la spazialità della natura circostante diventandone un unico elemento anche nei materiali utilizzati.
A seguito di un attento studio del modus vivendi delle popolazioni dell’Africa Sub-sahariana, dove si vive con i tempi scanditi dalla natura, e delle tecnologie costruttive tradizionali, ci siamo posti tre principi alla base della nostra proposta:
un’architettura ispirata alle tradizioni costruttive/tipologiche locali; l’utilizzo delle risorse naturali del territorio, per i materiali costruttivi e per le risorse energetiche; ed infine rendere l’intervento facilmente realizzabile.
In coerenza con quanto detto in premessa, il progetto nasce grazie ad un metodo progettuale fatto di tre step consecutivi molto semplici, che riprendono il modo di costruire le architetture rurali nell’ Africa Sub-sahariana:
1 – Matrice geometrica / Dimensione matematica – attraverso una maglia aggregativa abbiamo standardizzato l’elemento alla base del progetto, riproducibile all’infinito, al fine di creare villaggi o comunità organizzate per funzioni;
2 – Recinto / Ciclo naturale – realizzazione di un’abitazione rurale e la costruzione del recinto, fatto di mattoni di terra cruda cotti;
3 – Capanna / Nomadismo – la realizzazione della copertura. Un elemento prefabbricato leggero, facilmente trasportabile in un altro luogo, laddove la famiglia si trasferisca.
Il progetto così concepito, è biodegradabile al 100 % nei materiali di costruzione dando la possibilità, alla natura, di riprendersi completamente degli spazi e dei materiali utilizzati.
L’accessibilità e i percorsi nel sito sono rimasti invariati, al fine di non modificare le abitudini di residenti, vicini e bestiame. La maglia esagonale ha un orientamento nord-sud, che prende a riferimento quello delle capanne già presenti nel sito. Le capanne, dalle dimensioni di 15 mq, sono ambienti unici senza alcuna divisione interna.